Clinica veterinaria
Direttore Sanitario Dott. Gian Luca Polveroni
Via Canera di Contigliano 1
02043 Contigliano (Ri)
Tel 0746 21.06.70
Tel urgenze: 331 45.75.277
Il servizio di cardiologia della Clinica Veterinaria Polveroni dispone degli esami strumentali più all' avanguardia che permettono di diagnosticare con precisione le patologie cardiache del cane e del gatto, consentendo quindi di applicare i piani terapeutici più appropriati e le tecniche interventistiche più innovative. Tale servizio è offerto dal Dr Roberto Falcini medico veterinario, Dottore di Ricerca (PhD) Previa accurata visita clinica, l' animale viene sottoposto ai più appropriati esami strumentali a seconda della patologia sospettata. I principali esami strumentali per lo studio dell’ apparato cardiovascolare includono: Elettrocardiogramma Monitoraggio elettrocardiografico nelle 24 ore (Holter) Radiogrammi del torace Ecocardiografia Monodimensionale Bidimensionale Guida ad interventi terapeutici (pericardiocentesi) e prelievi bioptici Ecocardiografia Doppler Spettrale (Pulsato, Continuo) Colore Studio della presenza di anomalie congenite in razze predisposte Cani: Boxer, Bulldog, Terranova Gatti: Main Coon Misurazione pressione arteriosa Metodo Doppler Emogasanalisi arteriosa Angiocardiografia Trattamento con metodica non invasiva (cateterizzazione periferica) di alcune delle più comuni cardiopatie congenite del cane: Dotto arterioso pervio Difetto del setto interventricolare Stenosi della valvola polmonare Dotto arterioso pervio Il dotto arterioso pervio è la cardiopatia congenita più frequente nel cane, con la predisposizione di alcune razze e del sesso femminile. Esso consegue alla mancata chiusura, entro le prime 72 ore dalla nascita, del dotto di Botallo, struttura embrionale che durante la vita fetale mette in comunicazione l’ aorta con l’ arteria polmonare. La persistenza di suddetta comunicazione provoca sovraccarico volumetrico del circolo polmonare, dell’ atrio sinistro e del ventricolo sinistro. Attualmente le procedure correttive disponibili per la chiusura del dotto sono fondamentalmente due. La prima, invasiva, basata sulla legatura chirurgica del dotto. La seconda, non invasiva, disponibile per un numero di casi sempre maggiore si basa sulla cateterizzazione di un’ arteria periferica (l’ arteria femorale per lo più), per raggiungere il dotto di Botallo e rilasciare al suo interno un dispositivo di occlusione (Coil, Amplatz).
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